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Mario Ceroli
"Il Duca di Mantova"
1970-71
Marmo di Carrara

DI CHI SI TRATTA
Mario Ceroli è uno scultore e scenografo per il teatro e il cinema, oltre che designer di interni. Collabora con il Teatro Stabile di Torino, il Teatro Alla Scala di Milano e diverse produzioni.

LE OPERE

Mario Ceroli nasce a Castel Frentano nel 1938. Si forma all’Accademia di Belle Arti di Roma sotto la guida di grandi autori, come Leoncillo Leonardi ed Ettore Colla di cui diventa in seguito assistente. Il suo linguaggio si focalizza sulla realizzazione di silhouettes prive di colore che ridisegnano anche lo spazio attorno, il quale assume nuove valenze e connotazioni. È stato parte del movimento dell’Arte Povera, che in un certo senso ha anticipato.



CEROLI ALLA CASA MUSEO REMO BRINDISI

L’opera era parte delle scenografie realizzate da Mario Ceroli per il film “Addio fratello crudele” di Giuseppe Patroni Griffi, liberamente tratto da “Peccato che sia una sgualdrina”, tragedia post-elisabettiana di John Ford. Il film, con Charlotte Rampling e Fabio Testi, musiche di Ennio Morricone e fotografia di Vittorio Storaro, ha ambientazioni che evocano una Mantova rinascimentale. Gli attori indossano abiti ricostruiti in modo filologico che si contrappongono alle scenografie sperimentali di Mario Ceroli. Queste ultime comprendono interventi di “land art”, fantasiose macchine belliche, interni con trutture lignee e sculture che a volte citano altre opere, come gli affreschi della Camera degli Sposi di Mantegna da cui è tratta la scultura oggi alla Casa Museo Brindisi. I personaggi del film spesso si muovono nella scenografia come su una sorta di palcoscenico, creando una sensazione di straniamento e dando estrema evidenza alla fonte teatrale dell’opera.